IL
MUSEO |
Apertura
del Museo Diocesano: Martedì
9:00-13:00 - Mercoledì
9:00-13:00 - 15:00-19:00
- Sabato 15:00-19:00
Per
i gruppi la visita può essere effettuata tutti i giorni
tramite prenotazione
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Il
Museo Diocesano è ospitato nel Palazzo Vescovile denominato
anche Palazzo Lercari, perché venne fatto costruire nel 1727
dal cardinale Nicolò Maria Lercari, segretario di Stato di
Benedetto XIII, nella prima metà del Settecento.
In origine, più piccolo dell'attuale edificio, fu edificato
su un preesistente Villino Seicentesco, di proprietà della
famiglia Lercari, sulle rovine romane delle "piccole terme",
sottostanti il complesso della Rotonda. Il palazzo ospitò
più volte il pontefice e nel 1757, alla morte del cardinale,
fu donato alla Curia diocesana come residenza vescovile, in quanto
fino ad allora la città era sprovvista di una residenza per
il proprio cardinale vescovo e questo lo obbligava a risiedere presso
abitazioni private quando visitava la diocesi di Albano.
Il
Museo Diocesano di Albano, in quanto dotato di una sua specificità,
è stato concepito tenendo conto di un presupposto imprescindibile:
nellambito del contesto storico e artistico dellarea
di appartenenza, deve distinguersi per la sua peculiare identità
ecclesiale. Una caratterizzazione che non esprime la volontà
di esaltare la propria distinzione, al contrario, è un consapevole
indirizzo progettuale che intende partire dalla specificità
culturale per calarla nella realizzazione del museo, che diventa
espressione e sintesi di un patrimonio diffuso su tutto il territorio
diocesano.
Una
istituzione museale che potrà essere valorizzata attraverso
attività culturali che avranno la funzione di vivificare
e rinnovare il rapporto con la comunità della Diocesi di
Albano, offrendo altresì ai visitatori e ai turisti un quadro
dinsieme della realtà storico-culturale del territorio.
Il Museo Diocesano di Albano deve darsi una modalità operativa,
aspirando alla ricucitura della quotidianità
con la tradizione locale, fungendo da centro operativo e formativo
e mantenendo, al contempo, la capacità di rimandare il visitatore
allesterno del suo stesso spazio. In questo modo si potrà
attuare il concetto di museo diffuso", superando quello
di museo-edificio. Un
modo di concepire la funzione del museo in linea con quanto espresso
da Papa Giovanni Paolo II, durante la Quarta Congregazione Plenaria
sulla identità territoriale e il dialogo artistico-culturale
tra i popoli: «Caratterizza infatti il nostro tempo la
consapevolezza che monumenti, biblioteche, musei, musica, teatro,
non costituiscono soltanto un deposito di manufatti storico artistici,
bensì un insieme di beni fruibili dallintera comunità».
TARIFFE:
- Biglietto
intero 3 Euro
- Biglietto ridotto 1,50 Euro
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